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Accesso civico obbligatorio

Chiunque ha il diritto di richiedere documenti, informazioni o dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente nei casi in cui le pubbliche amministrazioni ne hanno omesso la pubblicazione sul proprio sito web (art. 5, comma 1, del d.lgs. n. 33/2013).L’accesso civico, quindi, è circoscritto ai soli atti, documenti e informazioni oggetto di obblighi di pubblicazione.

Modalità per l’esercizio dell’accesso civico obbligatorio

La richiesta di accesso civico obbligatorio non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) L’istanza può essere trasmessa anche per via telematica, secondo le modalità previste dal d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, e ss.mm.ii., compilando il Modulo richiesta accesso civico al RPCT , Elena Lenarduzzi ed inoltrandola al seguente indirizzo di posta elettronica: responsabile.corruzione@hydrogea-pn.it

In caso di accoglimento, HydroGEA  entro 30 giorni procede all’inserimento sul sito dei dati, delle informazioni o dei documenti richiesti e comunica al richiedente l’avvenuta pubblicazione, indicando il collegamento ipertestuale a quanto richiesto nell’istanza presentata. Nei casi di ritardo o mancata risposta, l’istante può ricorrere al titolare del potere sostitutivo che, verificata la sussistenza dell’obbligo di pubblicazione, provvede entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta. L’istanza può essere trasmessa anche per via telematica compilando il

Modulo richiesta accesso civicoal titolare del potere sostitutivo inoltrandola al seguente indirizzo di posta elettronica: sostituto.trasparenza@hydrogea-pn.it

A fronte dell’inerzia da parte del RPCT o del titolare del potere sostitutivo, il richiedente, ai fini della tutela del proprio diritto, può proporre ricorso al Tribunale amministrativo  regionale  ai sensi dell’articolo 116 del Codice del processo amministrativo del d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104.

Accesso civico generalizzato

Chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall’art. 5 bis d.lgs. N. 33/2013. Tale tipologia di accesso civico è stata prevista con la finalità di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico (art. 5, comma 2, del d.lgs. N. 33/2013). L’accesso civico generalizzato è, quindi, esercitabile relativamente ai dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli per i quali già sussiste uno specifico obbligo di pubblicazione.

Modalità per l’esercizio dell’accesso civico generalizzato

La richiesta di accesso civico generalizzato non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, non deve essere motivata ed è gratuita.L’istanza può essere trasmessa anche per via telematica, compilando il Modulo richiesta accesso civico generalizzato al RPCT , Elena Lenarduzzi  ed inoltrandola al seguente indirizzo di posta elettronica:responsabile.corruzione@hydrogea-pn.it . I controinteressati possono presentare una motivata opposizione alla richiesta di accesso entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione secondo le modalità previste dall’art. 8 del Regolamento compilando il Modulo opposizione del controinteressato. Se trasmessa per via telematica, ai sensi del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, e s. M., deve essere inoltrata al seguente indirizzo di posta elettronica:responsabile.corruzione@hydrogea-pn.it . In caso di accoglimento, l’Autorità allega alla risposta i dati e i documenti richiesti. L’istante, in caso di diniego totale o parziale dell’accesso o di mancata risposta entro trenta giorni dalla presentazione della richiesta, ovvero i controinteressati, nei casi di accoglimento della richiesta di accesso nonostante la loro motivata opposizione, possono presentare domanda di riesame al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, che decide con provvedimento motivato entro il termine di venti giorni.
L’istanza di riesame può essere trasmessa anche per via telematica, secondo le modalità previste dal d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, e s. M., compilando il Modulo istanza di riesame accesso civico generalizzato (o il Modulo istanza di riesame del controinteressato se controinteressato) e inoltrandola al seguente indirizzo di posta elettronica: responsabile.corruzione@hydrogea-pn.it.  La decisione dell’amministrazione sulla richiesta e il provvedimento del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza possono essere impugnate davanti al Tribunale amministrativo regionale ai sensi dell’articolo 116 del Codice del processo amministrativo del d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104.
 

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HYDROGEA All.5_AccessoCivicoGeneralizzatoOpposizioneControinteressato.doc


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HYDROGEA _AccessoCivicoTitolarePotereSostitutivo.doc

 

Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza

L’adozione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.) era stata prevista dalla Legge n. 190/2012, in particolare dall’art. 1, comma 8. Il P.T.P.C. rappresenta lo strumento attraverso il quale HydroGEA descrive il processo finalizzato a definire una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo. In esso si delinea un programma di attività derivante da una preliminare fase di analisi che, in sintesi, consiste nell’esaminare l’organizzazione, le sue regole e le sue prassi di funzionamento in termini di possibile esposizione al fenomeno corruttivo. Il P.T.P.C. è un programma di attività con indicazione delle aree di rischio e dei rischi specifici, delle misure da implementare per la prevenzione in relazione al livello di pericolosità dei rischi specifici, dei responsabili per l’applicazione di ciascuna misura e dei tempi. Il P.T.P.C. è uno strumento per l’individuazione di misure concrete da realizzare con certezza e da vigilare quanto ad effettiva applicazione e quanto ad efficacia preventiva della corruzione. Annualmente viene redatta e pubblicata anche la Relazione annuale del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione. Con decreto legislativo n. 97 del 23 giugno 2016 il legislatore ha stabilito l’accorpamento in un unico documento (il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2017-2019 -P.T.P.C.T.) del previgente P.T.P.C. con il Piano per la Trasparenza e l’Integrità che è diventato una sezione (la seconda) del P.T.P.C.T. qui di seguito pubblicato.

Il D. Lgs. n. 24/2023 “disciplina la protezione delle persone (whistleblowers) che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato”.

Si precisa che la disciplina non si applicaalle contestazioni, rivendicazioni o richieste legate a un interesse di carattere personale della persona segnalante o della persona che ha sporto una denuncia all’autorità giudiziaria o contabile che attengono esclusivamente ai propri rapporti individuali di lavoro o di impiego pubblico, ovvero inerenti ai propri rapporti di lavoro o di dimpiego pubblico con le figure gerarchicamente sovraordinate”.

Sono leggitimate a segnalare le persone che operano nel contesto lavorativo di un soggetto del settore pubblico o privato in qualità di:

  • Lavoratori subordinati;
  • Lavoratori con contratto di lavoro intermittente e prestatori di lavoro occasionale;
  • Dipendenti di agenzie per il lavoro o dipendenti in somministrazione;
  • Lavoratori autonomi;
  • Collaboratori, liberi professionisti e consulenti;
  • Volontari e tirocinanti, retribuiti e non retribuiti;
  • Fornitori di beni e servizi e prestatori d’opere;
  • Azionisti e persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza.

Anche quando le informazioni sulle violazioni siano apprese durante il processo di selezione o in altre fasi precontrattuali e/o in corso di rapporto e anche se il rapporto giuridico non è ancora iniziato e durante il periodo di prova o successivamente alla cessazione del rapporto giuridico.

Per un maggiore approfondimento sul tema si invita a prendere visione dell’allegata “Policy per la segnalazione delle violazioni”.

Questo è il link per accedere al portale Whistleblowing di HydroGEA spa.